A versailles, sogno e opera folle ma grandiosa di Luigi XIV, ogni cosa assume proporzioni regali e imponenti. I suoi giardini si estendono intorno alla reggia per ettari ed ettari di verde. Con prati dall'erba ben curata e siepi dalle forme regolari si sviluppa per ben 100 ettari il petit parc (Trianon e Gran Canal). Oltre il cancello reale si trova l'ex riserva di caccia, il grand parc, 6000 ettari di bosco ad uso della famiglia reale; la riserva fu dismessa dopo la rivoluzione francese.
André Le Nôtre, celebre architetto del tempo, mise la sua firma sul progetto principale sin dal 1661. Partendo dalla posizione del castello centrale, situato in cima a una collina, adeguandosi alle condizioni del terreno, egli realizzò uno dei più monumentali esempi di giardino alla francese.
Nel Grand Canal, situato al termine di una distesa erbosa, venivano fatte veleggiare barche provenienti da arsenali francesi o veneziani. Il punto centrale del giardino è senza dubbio la fontana d'Apollo, simbolo della grandezza del Re sole: Il dio emerge dalle acque rampante sul suo carro vittorioso, come il sole dall'orizzonte.

I giochi d'acqua e le fontane sono uno dei fiori all'occhiello dei giardini di Versailles. Il Re sole amava passeggiare tra i giardini con le fontane in funzione, ma farle funzionare tutte insieme comportava costi molto alti: alcuni valletti venivano così incaricati di seguire il percorso del re, accendendo i rubinetti al suo arrivo, e spegnendoli al suo passaggio.

"A questo proposito ancora oggi le fontane non sono sempre in funzione, pertanto prima della visita occorre informarsi della loro attività per non perdere uno spettacolo più unico che raro. Generelamente sono in funzione tutte le domeniche nel periodo estivo".