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La chiesa di Santa Maria in Porto fu iniziata nel 1553. Il progetto antecedente era opera di Bernardino Tavella, architetto ravennate. Il lavoro fu commisionato dai Canonici Lateranensi. Con l'arrivo di Napoleone Bonaparte, nel 1788, furono abolite le congregazioni religiose e la chiesa passò in mano alle truppe. Solo nel 1828 i religiosi poterono tornare, per poi essere definitivamente allontanati dal governo italiano.
Sul retro della chiesa sorge un ampio giardino con grandi alberi e una fontana è colloca al centro del prato.