MEZQUITA CATEDRAL
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La Mezquita di Cordova è uno dei monumenti più importanti della spagna occidentale, simbolo quintessenziale dell'archiettura islamica nella penisola iberica. Si tratta infatti di una moschea di dimensioni colossali, a cui sono stati aggiunte delle sezioni durante l'epoca della dominazione cristiana.
La prima incarnazione di questa moschea risale all'ottavo secolo dopo cristo. La moschea originaria era formata da ben undici navate decorate con capitelli visigoti e romani, affacciate sul cortile degli aranci. La moschea fu ampliata diverse volte negli anni: durante la prima metà del nono secolo, sotto la direzione di Abderraman II; nel decimo secolo, sotto il dominio di Abderraman III, che aggiunse un minareto e decine di altri elementi; l'ultima ampliazione nel 987, con l'aggiunta di altre 8 navate.
La zona verde più maestosa della moschea è il Patio de los Naranjos (il patio degli aranci): un enorme spazio interno che si estende protetto dalle mura della moschea, punteggiato di arcate, alberi, fiori e fontane. In questo luogo mistico e rilassante la gente veniva a pregare in solitudine, e lo stesso Averroé teneva qui le sue lezioni di filosofia.
Il cuore della moschea, per come è conosciuta oggi, è la cattedrale. Fu infatti realizzata in seguito, durante il dominio dei cristiani, nel XVI secolo. Il vescovo desiderava un santuario più sontuoso all'interno del complesso monumentale, simbolo del trionfo dei regni cristiani sopra le popolazioni islamiche. Il lavoro venne affidato ai migliori maestri dell'epoca, ma non fu apprezzato da re Carlo V che adirato al suo ritorno affermò che era stato distrutto un capolavoro d'arte architettonica per realizzare qualcosa di banale.