ROMA - Italia

VILLA MEDICI

Indirizzo:

Viale Trinità dei Monti, 1

Orari di apertura:

Visite guidate in italiano, francese, inglese tutti i giorni alle ore 10,30, 11,45, 15,00, 16,00, 17,15 e 18,30.

E' possibile fare una visita in inglese alle ore 11,45.

La mostra sarà chiusa tutti i giorni dalle oer 13,00 alle ore 14,00.

Biblioteca dal lunedì al giovedì dalle ore 10,00 alle 18,00, venerdì dalle ore 10,00 alle 17,00 (durante il mese di agosto e le festività di Natale e Pasqua orario ridotto)

Funzione:

Giardino privato

VILLA MEDICI

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VILLA MEDICI - Descrizione

Villa medici, col suo giardino, è uno splendido complesso architettonico, sulla sommità di un promontorio al centro della città di Roma.

Questo sito in origine era occupato dagli Horti Luculliani.

Il primo fabbricato abitativo fu costruito dal cardinale Marcello Crescenzi su progetto del fiorentino Nanni Lippi e alla sua morte i lavori proseguirono con il figlio di lippi, Annibale.

Nel 1564 i nipoti del cardinale Giovanni Ricci di Montepulciano acquistarono i terreni su cui sorgeva la Casina Crescienzi ubicata tra i vigneti. Vennero creati dei grandi terrazzamenti creando un giardino cinto da mura. Il giardino era diviso in sedici quadrati con sei aiuole. Il matematico/ingegnere/architetto Camillo Agrippa progettò un sistema di irrigazione che permise di alimentare delle nuove fontane e dei bacini.

Nel 1576 la proprietà passò in mano al cardinale Ferdinando dè Medici che fece completare i lavori da Bartolomeo Ammannati. Durante i lavori di sistemazione del vigneto antistante l'edifico, emersero statue e bassorilievi romani che vennero inseriti nel giardino e nella villa. In questo periodo sembra sia stata piantata la "silva", bosco posto a sud del giardino. Nel 1580, la proprietà acquistò la vigna di Giulio Bosco, che permise di chiudere il giardino tra le Mura Aureliane e via Pinciana. Fu creato un lungo vialo che collegava il giardino al Parnasso. Una piccola collina artificiale cela un tempio antico. Nei giardini si trova una voliera in muratura decorata con affreschi di animali.

In seguito la villa fu sede degli ambasciatori del Granducato di Toscana.

Nel 1737 il complesso passò nelle mani del granducato di Lorena la cui famiglia ne spogliò  villa e giardino.

Napoleone Bonaparte ne prese possesso nel 1803, istituendovi l'Academie de France à Rome nel 1830. L'Accademia si trova ancora oggi in questa splendida cornice e organizza importanti mostre ed eventi.

I giardini oggi occupano una superfice di 7 ettari e presentano lo stesso aspetto di fine diciassettesimo secolo, con qualche piccola modifica. Sotto il direttorato di Ingres vennero messi a dimora i pini marittimi, che oggi caratterizzano il giardino e furo  modificate leggermente le aiole. Il direttore della villa, pittore  Balthus, risistemò le aiole davanti alla villa, modificando l'aspetto che aveva nel XIX secolo. Nel duemila è iniziato un processo di restauro del giardino deteriorato da un punto di vista fitosanitario sia per i pini che per le aiuole. Questo restauro è diretto dall'architetto Giorgio Galletti.